Descrizione
L’utilizzo del legume della Ceratonia siliqua nell’area mediterranea è rivolto specialmente all’alimentazione animale (specialmente dei cavalli), e talvolta anche per quella umana. Nelle zone di grande produzione i frutti vengono usati per la distillazione di alcol etilico e, sotto forma di preparato simile alla farina, come base di preparazione di alcune specialità dolciarie.
Nei paesi dei monti Iblei, è possibile trovare pertanto gelati artigianali al gusto di carruba, biscotti fatti con farina di carruba e le caramelle di carruba, che vengono cotte in zucchero e sciroppo di carrube. Storicamente i semi di carruba, detti “carati”, “caratti” antico arabo, duri come fossero fatti d’avorio o di corno, venivano usati come contrappesi per la pesatura di precisione delle pietre preziose; tale nome è rimasto ad indicare l’unità di misura del peso dei preziosi (il carato: un quinto di grammo).
Gli alberi di carrubo vengono coltivati in Nord Africa, Asia, Cipro e Italia. Nel nostro Paese la produzione della carruba avviene a Sud, in particolare in Sicilia. Dalla provincia di Ragusa proviene circa il 70% della produzione nazionale. La sua qualità rende il prodotto gluten free morbido, infatti è un “idrocolloide” che ha la funzione di lavorare a “caldo” si addensa solo con il calore. Ha quindi la capacità di essere usato nel settore gelateria, ma soprattutto con una buona tecnica nel settore gluten free nella preparazione di pani, dolci, e pizza, rende, una volta raffreddato il prodotto morbido, senza usare emulsionanti chimici. Con codice E 410 la farina di semi di carrube è un addensante, gelificante, stabilizzante, ed emulsionante naturale.